28.12.09

Il valore della sabbia

Con la punta dell'indice, tracciavi nella sabbia un disegno.

Quando sarai più grande capirai, ti dicevano. Ormai sei grande abbastanza, ti dicono.
Ti guardi indietro, gettando un'occhiata oltre la spalla del tempo e della memoria. Quanto tempo è passato? Non abbastanza da farti sentire la differenza. Quanto è sufficiente a fare la differenza.

Ti guardi le mani. Sono quelle di un uomo. Controlli la tua tabella di marcia - sì ora ne hai una, e fai il possibile per starle dietro - e ti accorgi che non hai varcato alcuna soglia. Non c'è stato un rito di iniziazione. È successo.

Non è negli occhi della tua donna. Non nell'affetto del cucciolo che hai adottato. Non sarà nei perchè di tuo figlio. Le responsabilità sono sempre state lì, a portata di mano. Tu hai imparato a gestirle, giorno dopo giorno. E in tutto il qualunquismo che contraddistingue il quotidiano, cerchi l'appiglio al tuo io del passato, lanciando una cima all'idea del tuo futuro, nella speranza di un approdo che abbia significato e valore.

Non è così che lo immaginavi. Ma è qui che ti trovi.
Con un gesto, spazzi la sabbia. Il disegno non ha più importanza.

16.12.09

[RECE] - Filthy Rich


È un noir. E, come ogni noir che si rispetti, ci sono i bulli, le pupe, i monologhi interiori, delitti, un accenno di redenzione, l'immancabile senso di sconfitta.
La difficoltà di approcciare questo genere sta tutta nel rischio di cadere nella prevedibilità e nei cliché. Gli elementi che lo compongono abbiamo già visto quali sono. Mescolarli con efficacia è la sfida dello scrittore.
Brian Azzarello ne sa. E si vede. Ma a questo riguardo basta il monumentale 100 Bullets a far da credenziale.

I disegni di Victor Santos sono un mix di Miller, con un bel po' di Risso ed un accenno di Sale.
Ci sono imprecisioni. Alcune proporzioni imbarazzanti e dei profili che decisamente non vanno. Ma la narrazione funziona. C'è infatti da dire che queste "leggerezze", nella formale precisione delle forme, si fanno perdonare da una più che valida cura delle tavole. Sono sempre studiate nell'impostazione ed il risultato è ben dinamico.

Quello che più importa è che è un bel noir. E non è facilissimo trovarne.

1.12.09

8baLL knows best

L'amico Andrea Gadaldi mi mostra cosa non andava sul Frank Castle che avevo realizzato.

Prendo nota e darò le mie mani in pasto a Flaminio il Rosso (quel gatto ha sempre saputo dove e come colpire!!), in segno di pentimento e per fare ammenda.